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LA RIVOLUZIONE GENTILE: UNA VIA NATURALE DELLA VITA CHE CAMBIA IL MONDO (davvero)

Dagli ultimi studi scientifici, è la gentilezza a favorire la longevità, se non addirittura a modificare alcune strutture del DNA. E bastano solo 3 azioni quotidiani per diventare Ambasciatori della gentilezza. (e la NATURA ringrazia!)

In un mondo in cui le persone gentili vengono molto spesso ridicolizzate perché catalogate come sottomesse, fragili se non addirittura considerate prive di personalità, vi è oggi uno studio che confermerebbe quello che Khalil Gibran, uno dei più grandi Yogi, ha sempre sottolineato e cioè che: “Il più piccolo atto di gentilezza vale più della più grande delle intenzioni. Soprattutto oggi, tra Covid19, profonde crisi economiche internazionali e guerre che si moltiplicano po’ ovunque, diventa una vera rarità incontrare persone sinceramente gentili.


Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sia vere che gentili possono cambiare il mondo.”

(Buddha)


Ma perché bisognerebbe allora puntare sulla gentilezza, visto lo scarso risultato che si riceve spesso dagli altri?

Innanzitutto, è interessante sapere che la scienza si sta dedicando da molti anni agli studi riguardo la gentilezza ed ai suoi poderosi effetti su corpo e mente. E sembrerebbe infatti che oltre ai fattori ambientali, ad una dieta equilibrata e ad uno stile di vita sano, sia proprio la gentilezza a caratterizzare la qualità della vita di una persona e la sua effettiva longevità. Essere gentili ci fa bene. In modo semplice e naturale.

E' più efficace essere forti o essere gentili?


Ma qualcuno si chiederà allora se quella famosa legge del più forte teorizzata più di un secolo fa da Darwin, è ancora oggi da considerarsi valida; e se allo stesso tempo essere gentili in un mondo competitivo e conflittuale può risultare davvero efficace. Sono tutte questioni importanti, che necessitano di ampie discussioni ma che per il momento non affronteremo, perché è importante comprendere prima di tutto quale è il vero potere della gentilezza.

Innanzitutto, quando riceviamo un gesto gentile o lo inviamo a qualcuno, si apre infatti un coinvolgimento emozionale, misto di amore, compassione, gratitudine ed ottimismo che non richiede nulla in cambio se non il benessere dell'altro. E' una vera e propria azione di cambiamento profondo dell'essere, appunto, e che riguarda anche l'altro, il quale ne viene contagiato.


Quindi, in un mondo che evolve continuamente, anche la scienza sta rivedendo ormai da tempo la teoria del "più forte", volgendo l'attenzione verso un nuovo tipo di uomo e donna, capace di interpretare il quadro complessivo della modernità, in modo non competitivo ed adattando la propria visione alla nuova realtà in corso, mantenendo sempre vivo un atteggiamento gentile ed ottimista verso se stessi ed il prossimo. Tali individui, che potremo chiamare "i nuovi eroi comuni", sono fortunatamente in aumento ed al contrario di chi pensa, che essere gentile è sinonimo di debolezza, essi sono la prova tangibile della straordinaria forza implicita che si nasconde dietro la gentilezza d'animo, e che cambia concretamente la qualità delle relazioni migliorando il mondo in cui viviamo.


La prima Università sulla gentilezza


Presso l'UCLA, Università della California, è stato fondato da più di un anno il primo istituto di Ricerca, Educazione e Pratica interdisciplinare sulla gentilezza, in cui un equipe di studiosi provenienti dai diversi ambiti accademici, hanno il comune obiettivo di trasformare ed informare sia l'individuo che la società dalla comprensione e dalla pratica della gentilezza. In particolare, il Filantropo Matthew Harris, cofondatore della Bendari Foundation, (che ha dato vita a tale istituto Californiano sulla gentilezza, ispirandosi alla filosofia buddista), sottolinea che la sua necessità di aver creato un Università dedicata alla gentilezza, serva da monito, per dimostrare che tale potere è a nostra disposizione, se sappiamo come usarlo correttamente, e che si possono beneficiare di molteplici effetti anche sulla nostra vita, come:

  • rallentare l'invecchiamento;

  • migliorare le relazioni sociali;

  • risultare contagioso da persona a persona, da gruppo a gruppo;

  • rendere più felici e meno stressati.


Coltivare la gentilezza con la determinazione e pratica


Oltre alla fondazione di una prima Kindness University, nella questione "gentili si nasce o si diventa", studi recenti dimostrano che solo il 25 per cento del nostro patrimonio genetico è capace di determinare alcuni tratti della personalità, come appunto la gentilezza. Ciò vuol dire che, come ogni muscolo del nostro corpo, anche la gentilezza può essere quindi allenata per divenire efficacemente rivoluzionaria.

A tal proposito, vi è un libro uscito nel 2020 che si dedica proprio a questo aspetto e non solo. "La Biologia della gentilezza", scritto da Daniel Lumera, esperto mondiale di Science of WELL-BEING, in collaborazione con la Scienziata, Professoressa ed Epidemiologo Immacolata de Vivo, della Harvard School of Public Health, indaga in profondità sulle scelte che compiamo ogni giorno e che influenzano il precoce invecchiamento dell'intero organismo.


I due autori, sottolineano come ricorda anche la scienza, che a livello biologico, la gentilezza è una vera medicina naturale, capace di contrastare i processi infiammatori, riducendo lo stress ossidativo. (entrambi sono fattori che deteriorano i "Telomori", cioè le cosiddette sentinelle della longevità, che sono posti alle estremità dei nostri cromosomi)

In tempi di Covid, poi, la gentilezza è da considerarsi una risposta evolutiva alla sopravvivenza relativa alla salute; una cura per noi stessi e gli altri, come valore sociale e come imperativo biologico ed evolutivo. Si potrebbe dire, come prosegue Lumera, che il potere della gentilezza si concretizza in una vera e propria "rivoluzione", che crea un senso di appartenenza e di interconnessione tra noi e l'esterno, capace di cambiare (e salvare) il mondo. Se lo vogliamo.



Diffondere gentilezza cambia noi e gli altri


“II più semplice atto di gentilezza è di gran lunga più potente di mille teste che si inchinano in preghiera.

(Gandhi)


Se ci facciamo caso, quando compiamo un gesto gentile senza pensare alla ricompensa, ci sentiamo bene con noi stessi e siamo in pace col mondo, anche se si tratta solo di poche frazioni di secondo. Ecco, che il nostro corpo ringrazia e lo fa anche la mente. Ma non solo; quando si diffonde la gentilezza, si dona amore e si riceve amore e avviene una trasformazione profonda che ci fa cambiare la prospettiva delle cose di noi stessi e sugli altri. Niente di mistico, quindi, anche se il grande Gandhi diceva che: "iI più semplice atto di gentilezza è di gran lunga più potente di mille teste che si inchinano in preghiera".


Diffondere il sentimento della gentilezza, è inoltre un modo di legare l'intera comunità, partendo dalle persone che conosciamo per contagiarle di quel senso di " buona maniera", sincero, umile e di empatia, che ricrea fiducia nella vita e migliora le relazioni sociali, sia reali che virtuali. Ma per andare oltre alle cattive maniere che si incontrano quotidianamente, è necessaria un azione consapevole, responsabile e pertanto allenata, a favore di quel patrimonio umano che la gentilezza è capace di fare: "cioè una catena forte che tiene legati tutti gli uomini". (Goethe)

Interessante sapere che vi sono già diverse realtà, tra movimenti e no profit, che si dedicano nel concreto a diffondere tale "rivoluzione gentile" come nuovo modello di vita. Ecco alcuni link interessanti da andare a vedere, per capire di cosa si tratta e per divenire un concreto "Gentle Ambassador":





Le #3 AZIONI GENTILI da seguire ogni giorno


Musica, parole e suoni possono cambiare la biochimica del nostro corpo. Anche per questo bisognerebbe comprendere l'importanza dell'uso della gentilezza nelle parole."

(Daniel Lumera)


Come abbiamo visto, allenare la gentilezza è possibile. Infatti, con una buona dose di determinazione e consapevolezza quotidiana, si sceglie oppure no di voler fare una certa azione altruista; e se lo facciamo, i cambiamenti sono immediati nel nostro stile di vita, con conseguenze evidenti anche nella nostra salute fisica e psicofisica. Ricordiamoci, che la RIVOLUZIONE GENTILE esiste e nasce solo da noi.

Come consiglia Daniel Lumera, oltre la gentilezza, anche i valori di empatia, gratitudine, perdono ed ottimismo sono gli artefici reali per migliorare noi e creare un mondo migliore. In particolare, l'empatia, insieme alla gentilezza, è quella capacità che permette di comprendere le opinioni degli altri, mettendosi nelle scarpe altrui, abbassando nel contempo il livello di conflittualità, pur restando fermi sulle proprie convinzioni, senza assumere nessuna presenza di giudizio.

Vediamo allora come mettere in pratica la Rivoluzione gentile, attraverso 3 semplici azioni quotidiane che possiamo fare ogni giorno:

  1. azione verso un altro essere umano: aiutare una persona in difficoltà, anche in piccole commissioni (es. un anziano ad attraversare la strada, sorridere e raccontare una barzelletta ad una persona triste, giocare con un bambino, ascoltare uno sfogo di un amico o sconosciuto, regalare vestiti ad associazioni per bisognosi);

  2. azione verso gli animali: mettersi a disposizione del proprio Pet è una azione bellissima, da dedicarsi quotidianamente (es. fare delle coccole, avvicinarsi ad un animale senza impaurirlo, fare la toilette da soli al proprio Pet domestico e giocare insieme);

  3. azione verso la natura: non bisogna avere per forza il pollice verde, basta comprare una sola pianta di basilico o salvia e metterla alla finestra e curarla quotidianamente, per iniziare la nostra azione gentile verso la nostra madre terra (es. ma anche piantare un albero a distanza e seguirlo online, come una vera adozione).

Cosa aspettiamo, allora? Iniziamo la nostra "rivoluzione gentile" per cambiare il mondo...oggi!

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