Se anche la scienza promuove a pieni voti la risata, vuol dire che allora la cosa è davvero seria. Se poi riuscite a strappare un sorriso a chi vi è accanto, oltre che fare un regalo a voi stessi, lo fate al mondo intero.
E allora impariamo a "ridere a crepapelle" fin da ora.
Il Filosofo Immanuele Kant definiva la risata cosi:
"La risata produce una sensazione di benessere attraverso lo stimolo di processi organici vitali; un'emozione che muove intestini e il diaframma; in una parola, una sensazione di salute ben percepibile da ognuno: in questo modo, noi possiamo raggiungere il corpo attraverso l'anima e servirci di quest'ultima come medico del primo."
No vi è spiegazione migliore che quella descritta da Immanuel Kant per rappresentare il significato della parola "Risata". Il noto filosofo coglie infatti fin da subito l'implicito scopo nel ridere, come lo strumento concreto della cura naturale ai vari mali dell'essere umano moderno.
Kant, inoltre, aveva già intuito l'importanza del ridere, soprattutto in risposta ai problemi che la realtà ci pone quotidianamente. In questo trambusto, poi, tra epidemie e continue crisi economiche globali, ecco che oggi: "ridere diviene un bisogno primario e che va contro corrente al sistema ordinario del "essere seri a tutti i costi"; che a volte si può presentare in modo incongruente e senza avvisare, come per esempio, ridere durante un funerale.
Ridere è dunque la medicina ideale di questi tempi, che potremo altresì suggerire "da non usare con cautela", ma bensì seguendo l'indicazione che ricordava lo stesso Nietzsche, e cioè di "ridere 10 volte al giorno restando allegro, in modo che lo stomaco, padre della tristezza, non venga a disturbarci durante la notte".
Il restare a casa per il lockdown forzato a causa del Covid19, ha aumentato esponenzialmente alcuni sintomi "pericolosi", legati soprattutto a disturbi di psicosi ossessive e del senso di paura del contagio e dalla precarietà ed incertezza del futuro. Senza poi dimenticare l'apatia, la depressione ed il terrore di stare fuori con le persone.
E' dunque importante cercare di utilizzare da subito la cura della risata, per tornare a vedere il bicchiere mezzo pieno, e soprattutto cercando di allenare lo spirito a reagire alla particolare avversità del Lockdown, per affrontarne poi quelle nuove durante tutto il corso della vita.
Come opera una risata sul cervello?
"Ridere 10 volte al giorno restando allegro, in modo che lo stomaco, padre della tristezza, non venga a disturbarci durante la notte."
- Nietsche -
E' pertanto giusto sottolineare che ridere fa bene alla nostra salute ed allontana anche lo stress; ed i tantissimi studi effettuati negli ultimi 50 anni lo possono confermare. Basti pensare alla "terapia della risata", nota per il suo ideatore, il Dott. Patch Adams, che introdusse nell'ambiente ospedaliero pediatrico americano degli anni '80 con il Clown Therapy, (vedi il corso professionale per diventare un Expertise della risata) per dimostrare che un ambiente sereno e divertente, è più funzionale al fine di ottenere dei maggiori effetti positivi sulla salute del paziente in cura.
In pratica, quando si ride, si rilasciano delle sostanze denominate beta-endorfine o "ormoni della felicità", insieme alla serotonina (nota come "Ormone del buonumore") che sono entrambi dei neuro trasmettitori che hanno la capacità di provocare una sensazione di benessere al cervello, rafforzandolo ad affrontare meglio le situazioni. Ma il rilascio di tali sostanze, non solo aiutano il cervello, ma migliorano anche:
memoria: vi è una diminuzione della secrezione del cortisolo, (detto anche "Ormone dello stress") e dell'adrenalina, con un aumento del sistema immunitario;
cuore: scioglie i muscoli intorno all'organo del cuore favorendo l'ossigenazione del sangue e regolando il respiro;
umore: libera i chiodi fissi ed i ragionamenti razionali, con l'uso di soluzioni creative;
sopportazione del dolore: vi è una perdita di neuroni che riguardano lo stress, rivelando la usa funzione benefica di analgesico e prevenendo disturbi quali ansia e malattie cardiovascolari.
Potremo aggiungere inoltre, che ridere, è senza dubbio una qualità che cambia la prospettiva delle cose e che trasforma un individuo rigido e serioso in un essere più flessibile ed aperto al cambiamento.
Ridere come ricetta per risolvere tutti i problemi
"Chi non ride mai non è una persona seria."
- Fryderyk Chopin -
E se vi dicessero che una risata vi salverà? ci credereste? Ovviamente, l'unico suggerimento è quello di provare sulla propria pelle, visto che male che vada, sarà comunque un successo perché vi sarete divertiti nel fare qualcosa senza avere grosse aspettative, ma solo per il puro divertimento.
Nel contesto odierno, una risata può rivelarsi la ricetta perfetta per risolvere tutti i problemi e come spesso la bellissima Audrey Hepburn amava ricordare quando si riferiva al potere implicito della rista, ella stessa ripeteva che:
"Adoro le persone che mi fanno ridere. Penso sinceramente che ridere sia la cosa che mi piace di più. E' la cura per moltissimi mali".
- Audrey Hepburn -
Questa è infatti l'idea generale dello "Yoga della risata" (o "Club della risata"), creato dal Dott. Madan Kataria di Mombai, il quale stabilì una tecnica per aiutare le persone a superare i primi momenti di imbarazzo, costituita da una prima fase di respirazione simile alla Pranayama dello Yoga, per poi proseguire con degli esercizi di vocalizzazione (es. Ho-Ho, Ha-Ha-Ha) di gruppo.
Il successo arrivò subito ed oggi sono migliaia le persone nel mondo che praticano lo YDR.
Lo charme vincente di un sorriso aiuta le relazioni sociali
Una persona la si capisce dalla sua risata.
- Fëdor Dostoevskij -
Se ridere fa bene, (e sappiamo che fa bene veramente), il sorriso ne è la premessa vincente; come un biglietto di visita che ci portiamo dietro, se desideriamo avere successo nella vita. Una persona che si presenta con un sorriso sincero, apre a migliori interazioni sociali, sia sul lavoro che nella vita familiare. Ciò, non vuol dire mettere su una maschera fissa con un sorriso stampato che risponde automaticamente ad ogni tipo di situazione, ma adoperare un abitudine naturale alla leggerezza, nel momento in cui intendiamo:
sdrammatizzare una particolare circostanza, per ripristinare o rendere migliore la relazione in bilico;
abbassare il senso di competizione con l'altro che non ci conosce ancora, per metterlo a proprio agio;
dimostrare che la positività attraverso il linguaggio non verbale del sorriso, ma anche degli occhi, è indice di una complicità maggiore a volte della parola e che si traduce in crescente fiducia negli altri e di se stesso nel momento contestualizzato.
Ricordati di sorridere
"Ricorda: i sacrifici saranno la causa dei più bei sorrisi. E niente potrà fermare un cuore che torna a sorridere."
- Daniele Di Benedetti -
Nel testo motivazionale "Ricordati di sorridere" di Daniele Di Benedetti, coacher a livello internazionale, con una community Social di ben 1 milione di followers e che lui stesso ama definirsi un "Risvegliatore di felicità", vi è la rappresentazione perfetta di stimolo per chi vuole intraprendere un percorso di cambiamento verso la visione del cosiddetto "bicchiere mezzo pieno".
I vari esempi di vita vissuta raccontati nel libro dall'autore, dimostrano il carattere semplice e diretto nel saper arrivare direttamente al cuore dei lettori, oltre ad essere uno spunto interessante che offrono nel suo complessivo, un quadro scanzonato pur se attento sull'importanza di saper sorridere davanti alle avversità della vita quotidiana.
Ricordarsi di sorridere, appunto, è un consiglio del tutto spassionato, che però non risulta facile da eseguire o da seguire ogniqualvolta lo si desideri.
E questo è il nodo centrale del testo, che ben argomenta la questione di ascolto, accettazione, apprezzamento e amore per se stessi, per giungere al risultato finale del "sorriso costante del cuore", prima di tutto e che si traduce in terapia e poi in guarigione dai blocchi emotivi.
Un libro leggero quindi, che nel contempo è però capace di motivare sapientemente il lettore, supportandolo durante tutta la lettura delle oltre 200 pagine, proprio come un life Coach in persona. Sicuramente stimolante!
Ridere rende migliori e felici
Ecco allora i 6 suggerimenti di JOMOSOPHY, per ridere di cuore davanti alle avversità quotidiane: per superare al meglio queste lunghe giornate noiose e senza aspettative sul futuro, con una nota di reale positività e leggerezza che di sicuro aiuterà anche la nostra salute.
10 minuti di risata libera al giorno. Dedica solo 10 minuti al giorno a ridere senza motivo in una stanza e pensa a qualche fatto stupido e sorprendente che ti ha lasciato spiazzato, ridendo. Non vergognarti e se propio non riesci, segui la tecnica delle vocali del Club della risata.
Guarda il tuo film comico preferito. Scoprirai che di Film che hai amato sono più di quello che pensavi. Con i grandi classici non si sbaglia mai, ad esempio ti consiglio se non li conosci già i seguenti tre film: Frankenstein Junior, Amici Miei, Bugiardo Bugiardo e poi Totò, Alberto Sordi....(es.crea una lista di film da vedere almeno una volta a settimana)
Segui la satira per trovare il tuo saper "ironizzare sulla vita". I programmi che offrono satira politica sono innumerevoli, ma magari non tutti fanno al caso tuo. Guardali, per capire quello che ti appartiene, come tipologia di umorismo. Io consiglio espressamente Propaganda Live, per il format, per il conduttore, gli esperti ed il modo innovativo di raccontare un paese, ridendoci su, ma sempre con intelligenza senza essere mai volgare. Bravi!
Ridere in famiglia ricordando episodi personali buffi. Insieme alle persone che amiamo e che ci amano, raccontare storie buffe di noi stessi, è il modo migliore per consolidare le relazioni, oppure ascoltare la versione altrui dello stesso aneddoto; o ancora passare una serata in compagnia raccontando barzellette senza programmare nulla.
Scegli un libro da ridere. Se non hai a casa un libro del genere, lo puoi acquistare come ebook o meglio come audio libro. Un classico è quello della Collana Disney con "Le più belle storie da ridere (Storie a fumetti Vol. 44), per tutte le età.
Gioca come quando eri bambino. Se hai dei bambini, sarà più facile. Oppure con la persona amata o amico/a ricrea un pomeriggio, dove vi inoltrerete a fare giochi che si facevano da piccoli. (es. Nascondino, mosca cieca, uno due tre, stella, etc). Il tempo volerà e il divertimento sarà garantito, oltre ad un altro bellissimo nuovo ricordo da portare con te nel cuore.
JOMOSOPHY Consiglia:
Yoga della risata. Ridere per vivere meglio, di Kataria Madan (Autore), Marchionni Smonetta, Toffolo Laura(Autore),Terzi Alberto(Autore);
Ricordati di Sorridere, di Daniele di Benedetti;
Le più belle storie da ridere, Disney Collection, 2018.
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